Descrizione
LA STORIA
Al Klosterhof, è il vino a scandire il ritmo di ogni giorno dell’anno, e sempre in modo nuovo. Per vinificare vino di altissima qualità come facciamo al Klosterhof, infatti, è necessario adattarsi alle condizioni meteorologiche e ai dettami della natura. Occorre trovare il momento giusto per ogni passaggio e, soprattutto, esercitarsi nell’arte dell’attesa: questa è proprio la nostra filosofia.
Nei vigneti si lasciano crescere lentamente le giovani viti e gli permettiamo di radicare prima di raccogliere la prima uva. Prima di ogni potatura, meditiamo a lungo su come allevare la vite, quindi tagliamo esclusivamente a mano e con molta meticolosità. Questa attenzione per i dettagli è stata impressa a Oskar, il padre della famiglia, dai suoi genitori e lui stesso l’ha trasmessa ai suoi figli Daniel e Hannes.
Oltre alla semina delle miscele per il sovescio, piantiamo rose, ulivi e peri, votandoci alla diversità. In autunno, durante i mesi più carichi di lavoro, i grappoli d’uva vengono raccolti a mano e selezionati nel cortile interno del Klosterhof. Un lavoro molto impegnativo, ma ne vale certamente la pena, dato che ci permette di raggiungere la massima qualità.
LA DEGUSTAZIONE
L’ Acapella Weissburgunder di Klosterhof
si distingue come vino fresco e giovane che sviluppa delicati aromi fruttati di pera e mela. Prende la sua mineralità e la fine struttura acida dal suolo, caratterizzato da calcare conchilifero eroso, e dal sistema di alleva- mento. Le viti di oltre 60 anni, un’eredità lasciata da antenati, e mantenute in vita con dedizione, vengono coltivate ancora a pergola e conferiscono al vino freschezza ed eleganza.
ABBINAMENTO CONSIGLIATO
Aperitivo a base di Sushi.
Tagliolini Avocado e gamberi rossi.
Crostacei zeste di agrumi e verdure.
Cous cous di calamari sfumato con vino allo zenzero.
CURIOSITÀ
Il Pinot bianco è una delle tre varietà di punta della tenuta Klosterhof. Le sue uve crescono nel vigneto più esteso di Trifall nelle immediate vici- nanze del Klosterhof e nel vigneto di Barleit a un’altitudine di quasi 400 metri.
La vendemmia a mano inizia ai primi di settembre e si protrae attraverso varie selezioni dei grappoli anche per due settimane. La fermentazione e l’affinamento sulle fecce avvengono per un periodo di 10 mesi in tonneaux, la metà dei quali è in rovere francese, mentre l’altra viene realizzata dall’ultimo bottaio di Caldaro con il legno di acacia che abbattiamo noi stessi nel vicino bosco di Monticolo.
Il vino deve il suo nome alla varietà di rosa “Acapella” che cresce in testa ai filari di Pinot bianco e si distingue con le sue corolle dalla forma turbinata e il profumo particolarmente fruttato.
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